Gli aneddoti da ricordare durante la breve ma intensissima carriera artistica dei Piattons, sono innumerevoli e tutti simpatici da ricordare(soprattutto per noi stessi che li abbiamo vissuti in prima persona e sulla nostra pelle…)
 

 
Gli Inizi

Come dimenticare, ancor prima di raggiungere la nostra piena maturità artistica (cazzo…che frase!!) la serata organizzata per noi dalla goliardia pistoiese, in quel di Pistoia appunto!!! Locale di infimo ordine, praticamente un sottoscala con tanto di ragni e scarafaggi rampanti, pubblico urlante moccoli e ingiurie nei nostri confronti ancor prima di iniziare, già totalmente briaco come noi!! Spettacolo da parte nostra penoso, adeguato pertanto totalmente all’ambiente, da cui il famoso detto da noi coniato e pronunciato alla fine della serata:” Spettacolo di merda per un pubblico di merda!!!”.

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Il Festival del Carnevale di Viareggio...

Passati da tempo gli anni dell’università, ci tornò appunto in mente lo sghiribizzo, con la scusa de fare beneficenza, di riprendere in mano penna, chitarra e microfono e produrre così, senza tanti sforzi, qualche stronzata!!

Furono partorite così ben tre cassette di canzoni, più o meno buone, ma tutte contenenti momenti indimenticabili della nostra vita, non in quanto ai testi scritti a cazzo di cane, ma per i ricordi che tornano alla mente di quando incidevamo detti pezzi nello studio di Bombo o di quando (pochissime volte) ci esibivamo in pubblico.

Tra queste poche volte, mitica fu la nostra ammissione ad una ormai lontanissima edizione del famoso “ Festival del Carnevale di Viareggio”, detto tra noi un festival di merda, per un pubblico di merda, con partecipanti altrettanto di merda, noi compresi!!!

Il giorno delle prove l’eminente maestro Cavicchi, direttore dell’orchestra ufficiale del festival, celebrato dai partecipanti come un grande direttore e da noi sinceramente mai cacato prima, ci chiese in che tonalità avremmo preferito l’esecuzione del nostro brano. Noi, in mancanza dei nostri compositori Marcellone e Marcellino, ci sentimmo persi, non sapendo assolutamente niente di musica e pertanto dichiarammo testualmente al maestro : “La faccia come cazzo le pare, tanto a noi c’importa una sega!!”

E il maestro eseguì alla lettera il nostro suggerimento, eseguendo il pezzo talmente come “cazzo gli pareva” che noi rimanemmo totalmente sorpresi facendo la nostra classica e non nuova “figura di merda” !! Avevamo però in sala tantissimi amici e parenti partiti da Prato con pullman e treni speciali, nonché via mare sfidando il libeccio, che riuscimmo ad ottenere un grande successo (di urla, berci, applausi, rutti e scorregge!!!)

Dopo tale esibizione, venne convocato il “conte Marino” dal presentatore della serata, il distinto, esimio, incartapecorito Daniele Piombi, esumato dal cimitero della TV per l’occasione il quale chiese dove ci eravamo esibiti in precedenza…Alla domanda, candidamente il conte rispose:” generalmente a casa di Stefano, ma qualche volta anche nel garage di casa mia!!”.

Presentavano tale squallida manifestazione, con funzione di vallette, anche due stelle nascenti: Patrizia Caselli, figlia d’arte di Caterina e Alba Parietti!!!. La prima, scomparsa quasi subito dopo dalle scene dello spettacolo come una meteora e la seconda, la Parietti, sopravissuta soprattutto per merito delle poppe e del culo, peraltro attualmente più volte restaurati a causa dell’usura, che già a quei tempi soleva esibire generosamente, anche se con scarsi risultati essendi di dimensioni normali. Potremmo affermare anzi che in quei giorni le sue poppe sembravano “due calzini pieni di sabbia della Versilia” dal modo in cui ciondolavano senza vita ed il suo culo era totalmente inespressivoo… Sappiamo come con il tempo, si sarebbe RIFATTA!!!

Unico lato positivo, fu la conoscenza con le Cacao Meravigliao, le famose brasiliane Di Arbore, che allietavano i corridoi del nostro albergo (dove peraltro alloggiavamo totalmente AGRATIS) con la loro allegria e soprattutto con i loro corpi da sega!!

Quella sì che fu un’avventura da non dimenticare, tre giorni stupendi circondati da belle ragazze, fotografi, giornalisti e telecamere, anche se alla fine, anziché trombare, fummo regolarmente trombati dalla giuria!!! Ma a noi non ce ne poteva fregare di meno!!

Avevamo riso, ci eravamo divertiti a prendere per il culo artisti un tempo abbastanza famosi come I nuovi Angeli, Umberto Napolitano, Gino Santercole e Pino D’Angiò, vincitore annunciato di quel festilval del cazzo, avevamo squassato l’albergo stile pensioncina familiare in cui alloggiavamo, con i nostri berci ed i rutti di Bombo ed in più eravamo riusciti a rompere i coglioni persino al compassato Piombi…

Cosa potevamo volere di più dalla vita…Forse un amaro Lucano?!